MANFREDI FOR SCHOOL

Stagione di Spettacoli per gli Istituti Scolastici

LA LOCANDIERA'
LA LOCANDIERA
Regia: ANTONIA DI FRANCESCO E ALESSANDRO MOSER
da CARLO GOLDONI
Compagnia: teatro Pegaso
SINOSSI: A Mirandolina, abituata alle lusinghe degli avventori della sua locanda, non piace esser messa da parte: per questo userà tutta l’arte sua “per vincere, abbattere e conquassare quei cuori barbari e duri che sono nemici delle donne”. Un Marchese spiantato, un Conte spocchioso, il cameriere geloso e due improbabili gran dame saranno la cornice in cui la strategia della locandiera produrrà i suoi frutti, in una commedia fresca, divertente e godibilissima. Già cavallo di battaglia della nostra compagnia per più edizioni viene oggi presentata in una nuova veste, a firma di Alessandro Moser che vuole proporne una versione attualizzata pur mantenendo il testo e il contesto originale. Ci siamo chiesti cosa questo testo classico potesse ancora raccontarci sull' uomo di oggi. La risposta è nei rapporti tra i personaggi, che sono comici, vivi, reali, problematici, nonostante l’ asciuttezza dei loro caratteri, e così attuali nelle loro relazioni. La regia di Moser evidenzia il contrasto tra la brillantezza dei caratteri comici (Fabrizio, il Marchese, Il Conte, Le due attrici comiche) e la cupezza di Mirandolina e del Cavaliere. Mirandolina, ovvero, donna imprenditrice, indipendente, amazzone femminista ante litteram che incarna la Classe Sociale nascente al tempo di Goldoni, con i suoi pregi e i suoi vizi, in bilico tra il potere nobiliare in decadenza ed il nuovo potere economico borghese. Mirandolina che aderisce alle logiche basate sulla convenienza, sul baratto, sull’ utile tornaconto personale, e che in un testo apparentemente incentrato sulla seduzione non lascia spazio all’ Amore. Il risultato è uno spettacolo ritmato, leggero nel testo eppure quasi dark. un mix di luci e ombre, di comicità e intensità che ha luogo in un' ambientazione dal gusto contemporaneo, con musiche elettroniche e percussioni inquietanti. Un testo perfetto, che ancora ci parla attraverso l'analisi attenta dei dialoghi e la restituzione comica del genio Goldoniano. Uno spettacolo godibilissimo, pienamente apprezzato dal pubblico durante la scorsa

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