CARO MARCELLO, CARO FEDERICO
CARO MARCELLO, CARO FEDERICO
Regia Giuseppe Emiliani
Con Carlo Simoni e Antonio Salines
"In abbonamento"
Sulle note delle composizioni di Nino Rota risuonano echi di ricordi... Marcello Mastroianni e Federico Fellini, ormai lontani, guardano la terra dalla luna, e ricordano con delicata e appassionata nostalgia un tempo che non c’è più. Alla musica e alle parole faranno da commento visivo vari spezzoni di film di Fellini (in particolare 8 ½, La dolce vita, e il girato dell’eterno progetto Il viaggio di Mastorna) e varie immagini di una Italia che ormai appartengono al passato eppure ancora vive nell’immaginario collettivo. Fellini, fra divagazioni estrose e vagabondaggi della memoria, ricorda la sua infanzia, gli episodi drammatici e bizzarri della sua vita, gli incontri che sembravano insignificanti e furono memorabili. Ma soprattutto racconta come si offriva alla sua immaginazione l’idea di un film… Mastroianni con stoico umorismo, pudica ironia e reticente tenerezza, ricorda la sua vita d’arte e la sua vita d’attore. E lo fa con il suo stile inconfondibile fatto di profonda e toccante semplicità... “Fra noi c’è un’amicizia vera basata su una totale reciproca sfiducia. E’ un vivere insieme, un trovarsi, un partecipare agli stessi scherzi, agli stessi imbrogli, alle stesse bugie”. Raccontava così, Federico Fellini, un dei legami più belli e fecondi del cinema italiano. Un binomio che ha incantato per decenni e incanta ancora chi si avvicina a quella terra di fantasia che era il cinema di quegli anni Su quelle quattro note di Nino Rota che “hanno il potere di strangolarti di emozione” Carlo Simoni interpreta la bonomia di Mastroianni, quella sua leggerezza che non era mai vacuità, ma sereno distacco dalle cose. Antonio Salines porta sulla scena l’intimismo ironico di Fellini, il suo sguardo disincantato e attento sulla realtà. Un dialogo-confessione tra due grandi artisti, usciti di scena. Due storie indissolubilmente legate da profonda stima e amicizia. Due umanissimi autoritratti, e un doveroso omaggio a due splendide creature. Tra SIMONI e SALINES c’è un’amicizia iniziata nel 1968 sul set televisivo del famoso sceneggiato “I Fratelli Karamazov” di cui erano fratelli: Alioscia e Smerdiacov. Da allora sono spesso assieme anche nella professione. In questo spettacolo ci paiono gli interpreti ideali per la bravura, la delicatezza ironica, nell’entrare nello spirito evocativo di quei loro maestri e colleghi che hanno conosciuto in vita.