Morte di Carnevale (di R. Viviani)
MORTE DI CARNEVALE (DI R. VIVIANI)
Regia Salvatore Ceruti
Con Patrizio Rispo, D. Frediani, G. Cogliandro
"In abbonamento"
Carnevale è un vecchio usuraio che sta per morire; l'amante ed il nipote spiano gli ultimi momenti del vecchio, lo sollecitano con cure ed amorevolezze per via dell'eredità. Tutto il rione partecipa a questa commedia dei tre, direttamente ed indirettamente. Morto il vecchio, l'amante ed il nipote scoprono che non ha lasciato loro nulla: la sostanza accumulata con tante tirchierie è destinata alle opere pie. I due decidono di sposarsi ugualmente: si erano già promessi quando ancora ignoravano la loro sorte. Ma, colpo di scena, giunge un custode del cimitero ad annunciare un caso di morte apparente: il defunto non era morto ed è in attesa di tornarsene a casa! Viviani ha prepotente il senso del teatro, unito ad una facoltà di penetrazione dell’animo umano davvero singolare. I personaggi, i tipi sono disegnati a larghi tratti e, poi, ricavati nelle sfumature con sottile abilità. Il suo segreto di teatrante è una foga irresistibile nel suscitare da ogni movimento scenico, da contrasti melodrammatici o colti sul vivo, da atteggiamenti psicologici o da macchie di colore, un ininterrotto divertimento di sorprese, di emozioni e di fantasia. Ed in “Morte di Carnevale” si passa da momenti divertenti a momenti esilaranti!