Una favola moderna tra grottesco e paradosso basata su una comica astrazione: due mondi opposti che finiranno per comunicare. Temi importanti, come sesso, incomunicabilita', solitudine e frustrazione, trattati stendendo su tutto una mano di vernice così brillante che riesce a farci ridere e divertire anche mentre riflettiamo. Personaggi di scontrosa tenerezza con sogni sproporzionati alle proprie capacita', Felix (il gufo, commesso di libreria e scrittore fallito) e Doris (gattina-attricetta-squillo), poca cultura e nessuna possibilita' artistica) si incontrano e si scontrano imparando a farsi compagnia, fino a dover riconoscere di non poter piu' fare a meno l'una dell'altro. Commedia di fresca e travolgente simpatia ma anche di spietata sincerita' che non sfigura al confronto di altri grandi successi del cinema e del teatro di simile architettura. Si pensi a Pigmalione, My Fair Lady o Colazione da Tiffany. Lo schema del "gufo" apparentemente insensibile al fascino femminile e della "gattina" da acculturare in quanto rozza e svampita seppur dotata di un travolgente carisma sessuale, ha sempre funzionato come garanzia di comicita' e come rappresentazione di una delle piu' belle (tra le tante possibili) storie d'amore