Il Misantropo (di Moliere)
IL MISANTROPO (DI MOLIERE)
Regia Roberto Guicciardini
Con Mariano Rigillo
"In abbonamento"
I capolavori del teatro non hanno alcun bisogno di un intervento volto ad attualizzarli. Con questo Misantropo abbiamo invece corso l’alea del rischio. Ma la sua struttura esemplare, salvo alcuni spostamenti di scena a vantaggio della fluidità del racconto, rimane pressoché intatta. Pur se esistono diverse traduzioni del Misantropo (una magistrale e forse insuperabile di Cesare Garboli) è sul linguaggio che siamo intervenuti con disinvolta presunzione. In realtà la nostra proposta non vuole fare altro che mettere in evidenza, rendendo cioè più espliciti e diretti, i riferimenti e le allusioni alla nostra contemporaneità, che nella immaginazione di noi lettori si erano imposti con immediatezza, innervandoli di quella tensione morale, di quel tono “malmostoso”, che all’interno del testo già circolava. Non è stato dunque un istinto di prevaricazione, né un semplice desiderio di attualizzazione nelle forme esteriori della scenografia e del costume, ma una diretta appropriazione delle suggestioni e dei suggerimenti del testo, in un dialettico confronto, condotto con partecipe e ironico divertimento, attraverso la concisione di un linguaggio contemporaneo, che si snoda in maniera sinuosa in parallelo con l’originale.