I GIGANTI DELLA MONTAGNA'
I GIGANTI DELLA MONTAGNA
Di Luigi Pirandello
Regia Claudio Boccaccini
Compagnia Ass. Cult. Pex
Con

Felice Della Corte, Silvia Brogi,  Marina Vitolo, Marco Lupi,  Fabio Orlandi, Titti Cerrone, Luca Vergoni, Marco Guidotti, Anastasia Ulino, Michele Paccioni e Carmelo Stifano.

“I giganti della montagna” è un vero e proprio testamento spirituale e artistico di Luigi Pirandello, e resta incompiuto, il grande autore agrigentino mori’ infatti prima di terminarlo. Rappresenta un passo avanti, l’ultimo passo, nell’assidua ricerca del drammaturgo siciliano e il culmine della sua riflessione metateatrale ( teatro nel teatro). Uno spettacolo che a 90 anni dalla sua stesura resta ancora attuale, esso allude a una progressiva decadenza culturale e al conseguente smarrimento che ne deriva e che anche oggi ci circonda. Vi è rappresentato il conflitto tra il Potere, l’Istituzione e la Cultura, la Poesia. I “Giganti” sono il potere, le leggi che governano la realtà, insomma l’istituzione che non vuole (o non è in grado), per ignoranza o ipocrisia, di fare spazio alla cultura, alla poesia. Il gruppo degli “Scalognati”, guidati dal mago demiurgo Cotrone, e la “Compagnia della Contessa”, rappresentano invece la volontà della poesia e del teatro di resistere al degrado. Ma il Teatro e la Poesia sono destinate a fallire in una società che dimentica, sostituisce e procede senza pietà per gli individui. “Ho paura, ho paura…” sono le ultime parole scritte da Pirandello prima che la morte lo sottraesse alla stesura della parte finale del testo, come se il destino avesse voluto delegare ai posteri il compito di immaginare una conclusione volutamente interrotta. Questa edizione vuole essere un omaggio al grande Giorgio Strehler ( regista di tre indimenticabili edizioni de “ i giganti “ ) nel venticinquennale della sua morte.