Il custode entra e sputa in faccia ai Bronzi di Riace, bellissimi, nella sala del Museo Nazionale di Reggio Calabria desolatamente deserta. E poi un rancore assurdo: l’ultima personale resa dei conti tra il custode e le statue mute, mentre il mare fuori dalle vetrate non sopporta di rimanere escluso e fa sentire la sua voce prepotente. Nella storia Reggio Calabria è lo sfondo e insieme lo specchio di sogni e malesseri dell’anima, il Sud dell’anima. IL CUSTODE è scritto in dialetto reggino per restituire espressioni ed accenti altrimenti inesprimibili ed è al suo quarto allestimento. La sua avventura, cominciata al Museo nazionale di Reggio Calabria nel 1998, è poi proseguita attraverso numerosi ed importanti festival e rassegne, riscuotendo ovunque grandi consensi. Con IL CUSTODE Paolo Triestino è entrato nella terna dei finalisti come miglior attore nella sezione monologhi della stagione 2002 / 2003 al premio GLI OLIMPICI organizzato dall’ETI e dal Teatro Stabile del Veneto.