“RADICE DI DUE”, testo di Adriano Bennicelli vincitore della seconda edizione del Premio Diego Fabbri, interpretato da Edy Angelillo e Michele La Ginestra, due dei più capaci e poliedrici volti dell’attuale panorama di spettacolo, nonché diretto con la sensibilità realistica tipica delle sue opere da Enrico Maria Lamanna. La tenera e alterna vicenda di vita di Geraldina e Tommaso nata in età scolare nel giardinetto comune retrostante le reciproche case, muove timidamente i primi passi sui banchi del liceo per esplodere poi passionalmente in età finalmente adulta concretizzandosi in una ineguagliabile storia d’amore colma di alti e bassi, tracimante di continui confronti e traballante dinnanzi alla sua stessa forza. Due rette che ora sembrano incrociarsi in un punto comune, ora sembrano invece destinate a percorrere vie parallele nell’unica condivisione di un piano fatto di elementi ad ambedue comuni ma visibili comunque da angolazioni diverse. Geraldina e Tommaso profondamente diversi ma talmente uguali da non poter scordare gli attimi preziosi dei semplici giochi infantili, la tenerezza degli sguardi adolescenziali, la bellezza della scoperta della sensualità, il desiderio di una vita da condividere. L’abile mano della regia di Enrico Maria Lamanna rende frizzante e pieno di ritmo il gioco alterno del rintuzzarsi continuo dei personaggi.