ANCHE IO, JE SUIS CATHERINE DENEUVE
ANCHE IO, JE SUIS CATHERINE DENEUVE
Di Pierre Notte
Regia Reza Keradman
Con Monica Samassa Valentina Cenni Roberta Rovelli Massimiliano Cutrera
"In abbonamento"
Un piccolo cerchio familiare , nel quale tutte le entità vivono una violenta crisi d’ identità : una delle figlie si scambia per sua madre e diventa una cantante di varietà ; il figlio assente in tutto si rifugia nel silenzio; la madre diventa folle ; la grande sceglie di diventare ( e diventa) Catherine Deneuve. Dialogo a tre voci femminili, (e qualche parola maschile), ritmato da canzoni, Moi aussi je suis Catherine Deneuve, nell’aleatorio dispotismo della vita quotidiana , tenta di raccontare una forma di tirannia ordinaria, attraverso la dislocazione di una famiglia. Quattro persone, tutte marchiate dall’astinenza, danzano sopra la distesa del disastro di non essere nessuno. Un figlio non parla che per correggere gli errori di francese degli altri, una delle figlie decide di punto in bianco, di essere Catherine Deneuve., l’altra si sostituisce a sua madre , si taglia e si ritaglia a pezzi, la madre sciupa il suo ultimo gateau. Satira sociale e familiare sotto la forma di piccolo cabaret strambo, cinico e violento, Moi aussi je suis …. Racconta la disastrosa incapacità di essere sufficienti a se stessi. Vi si tratta di linguaggio e delle sue malattie, di incomprensione, del potere dei sogni, dell’incapacità di essere se stessi, e dell’abbandono dell’immagine di se in una iconografia assoluta. Una vita per procura per personaggi e per proiezioni. L’icona, al di là della celebrità, della personalità conosciuta, è l’immagine di se attraverso l’altro, proiettata, sognata, attraverso le sue reincarnazioni multiple. Qui, Catherine Deneuve, perché i personaggi che ha creato appartengono alla storia del cinema e del fantasma culturale collettiva. Perché la persona mediatizzata, privata o pubblica, non ha preso piede sull’ icona, e non ne è diventata un Idolo , come Dietrich o Garbo. Diventa così, anche, un omaggio alle sue figure singolari incarnati da Deneuve presso Demy, Bunuel, Polanski, Truffaut , Techinè. Un omaggio al loro cinema e ai luoghi ,da Paris a Cherbourg, Rochefort o altrove, alla commedia musicale e al film di genere noir . Ai nostri piccoli deserti personali, ai nostri rifugi, perché è più semplice sognarsi Catherine Deneuve che se stessi. Moi aussi je suis Catherine Deneuve oppone visualmente, e riconcilia forse, i mondi della piccola famiglia di banlieue e il mondo dei sogni della grandeur parigina. D’un lato sassolini grigi, d’altro lato diamante puro. Lo spettacolo nella messa in scena di Jean- Claude Cotillard, a ricevuto il premio Molière del teatro privato 2006, e il premio Diane e Lucien Barrière.